La Psicosintesi: un regalo prezioso e di estrema attualità
Viviamo in un’era di transizione, caratterizzata dai profondi cambiamenti che l’inarrestabile processo di globalizzazione (forse il travaglio di dare alla luce una coscienza con un’estensione planetaria?) porta con sé. Ci troviamo ad affrontare temi scottanti, molti dei quali non sono affatto nuovi – forti disuguaglianze di genere e socio-economiche, guerre, migrazioni di massa, sfruttamento dell’infanzia, intensi cambiamenti climatici, ecc.  – ma, soprattutto, ci troviamo ad affrontare la nuova portata globale di questi temi. È questo impatto globale, credo, ciò che differenzia in modo sostanziale la nostra epoca rispetto a quelle precedenti.

Questa situazione ha un profondo effetto sugli individui: rimodella i nostri vecchi bisogni e ne costella di nuovi. La psicologia, e con essa le altre discipline scientifiche, hanno il compito etico di confrontarsi, di interrogarsi profondamente su questo stato di cose, al fine di offrire visioni e risposte articolate, meditate ed efficaci. Infatti, non si tratta più solo del bene e della salute dei singoli individui, ma del bene e della salute dell’intero gruppo umano e di tutti gli esseri viventi che abitano questo pianeta.

Ed è per questo motivo che la Psicosintesi rivela oggi, forse ancor più che in passato, la sua estrema attualità, le sue solide basi, il suo essere un dono prezioso. Perché ciò che la caratterizza maggiormente, è la sua visione sistemica, complessa e sintetica dell’essere umano, considerato in tutti i suoi aspetti e, soprattutto, nelle relazioni tra questi diversi aspetti; una visione integrale ispirata dal generale ed universale principio di organizzazione, integrazione e sintesi.

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