I significati simbolici del diagramma dell’ovoide

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(in italiano con traduzione in inglese)

Nell’alchimia l’uovo significa il caos compreso, afferrato dall’artefice, la prima materia contenente l’anima del mondo che vi è incatenata. Dall’uovo, che veniva simboleggiato dal recipiente di cottura rotondo, si leva l’aquila, o la fenice, l’anima finalmente liberata (..).”

Jung, 1981 (p. 206)

La Psicosintesi considera il simbolo un mezzo superiore di conoscenza in grado di collegare l’immaginazione, il pensiero e l’intuizione. Credo che il significato profondo dello schema proposto da Assagioli possa venir meglio compreso alla luce di queste riflessioni. Infatti, osservando il diagramma dell’ovoide, notiamo che la forma utilizzata per raffigurare l’intero essere bio-psicospirituale dell’uomo, é ricchissima di significati nascosti.

  1. Inconscio inferiore
  2. inconscio intermedio
  3. inconscio superiore
  4. campo della coscienza
  5. Io cosciente (o sé personale)
  6. Sé transpersonale
  7. inconscio collettivo
  8. membrana biopsichica (confini individuali)

Nella struttura di tutte le cosmogonie, l’uovo svolge il ruolo di immagine e modello della totalità. Nel pensiero orientale (induista, buddhista, taoista) il tema dell’uovo primordiale è strettamente collegato all’idea del Grande Uno, la cui definizione di principio è la neutralità di fronte alla dualità intrinseca della vita, di fronte al Divenire e al Non-Divenire, giacché esso è sintesi di entrambe le cose ad un tempo.

Ma se, da una parte, l’uovo simbolizza l’Uno oltre la dicotomia Essere/non-Essere, d’altra parte, esso è anche genesi, rivelazione (Amariu, 1988, p. 8). Nel pensiero simbolico, si collega all’idea della ricchezza germinativa del caos. L’uovo cosmico e primordiale è Uno, ma racchiude ad un tempo il Cielo e la Terra, le acque inferiori e le acque superiori, lo yin e lo yang: tutte le possibilità dell’esistenza e la molteplicità degli esseri.

Applicato all’alchimia, il simbolismo analogico dell’uovo concerne il vaso nel quale si compie la trasmutazione. L’athanor, il fornello degli alchimisti, era tradizionalmente paragonato all’uovo cosmico in ragione della sua forma e, soprattutto, del ruolo che svolge come matrice. Esso rappresenta infatti la sede di tutte le trasmutazioni. C. G. Jung (Jung, 1981, p. 206) fornisce un’eccellente sintesi dei rapporti simbolici tra l’Uovo e l’Opera alchemica: “Nell’alchimia l’uovo significa il caos compreso, afferrato dall’artefice, la prima materia contenente l’anima del mondo che vi è incatenata. Dall’uovo, che veniva simboleggiato dal recipiente di cottura rotondo, si leva l’aquila, o la fenice, l’anima finalmente liberata (..).”

Altri autori (Bonacina, scritto inedito e Parfitt, 1997) suggeriscono un’ulteriore e suggestiva chiave di lettura dello schema psicosintetico sovrapponendovi il simbolo di un albero, in particolare dell’albero della vita. La Cabala fa dell’albero l’immagine dell’uomo ed è indubbio che vi siano profonde analogie tra la concezione che il padre della Psicosintesi aveva della dinamica psichica e la visione mutuata dall’albero sefirotico dei cabalisti.

Ma la tradizione di simboleggiare l’uomo con un albero è universale: la pianta che nasce, cresce e muore è assunta a simbolo per eccellenza dell’essere umano. Tutte le principali interpretazioni di questo tema simbolico si articolano attorno all’idea centrale di un cosmo vivente in continua rigenerazione. Pertanto l’albero simboleggia la vita nel suo senso dinamico. Esso va dagli inferi ai cieli collegando tra loro i tre livelli del cosmo: quello sotterraneo, per le radici che scavano le profondità della terra; la superficie, per il tronco e i primi rami; e i cieli, per i rami superiori e la cima attirata dalla luce del sole. Gli uccelli del cielo che riposano sui suoi rami sono gli stati superiori dell’essere. Come potrebbe non essere evidente l’analogia con l’ovoide psicosintetico?

In conclusione, dopo aver notato le molteplici valenze simboliche potenzialmente implicite nel diagramma dell’ovoide, lo possiamo senz’altro considerare non solo come uno schema della psiche semplicistico e statico, una “topica”, ma anche come un vero e proprio mandala, un simbolo dalla funzione psicagogica in grado di rendere conto anche dell’aspetto evolutivo e dinamico della psiche umana.

Per approfondire:

Nell’alchimia l’uovo significa il caos compreso, afferrato dall’artefice, la prima materia contenente l’anima del mondo che vi è incatenata. Dall’uovo, che veniva simboleggiato dal recipiente di cottura rotondo, si leva l’aquila, o la fenice, l’anima finalmente liberata (..).”

Jung, 1981 (p. 206)

La Psicosintesi considera il simbolo un mezzo superiore di conoscenza in grado di collegare l’immaginazione, il pensiero e l’intuizione. Credo che il significato profondo dello schema proposto da Assagioli possa venir meglio compreso alla luce di queste riflessioni. Infatti, osservando il diagramma dell’ovoide, notiamo che la forma utilizzata per raffigurare l’intero essere bio-psicospirituale dell’uomo, é ricchissima di significati nascosti.

  1. Inconscio inferiore
  2. inconscio intermedio
  3. inconscio superiore
  4. campo della coscienza
  5. Io cosciente (o sé personale)
  6. Sé transpersonale
  7. inconscio collettivo
  8. membrana biopsichica (confini individuali)

Nella struttura di tutte le cosmogonie, l’uovo svolge il ruolo di immagine e modello della totalità. Nel pensiero orientale (induista, buddhista, taoista) il tema dell’uovo primordiale è strettamente collegato all’idea del Grande Uno, la cui definizione di principio è la neutralità di fronte alla dualità intrinseca della vita, di fronte al Divenire e al Non-Divenire, giacché esso è sintesi di entrambe le cose ad un tempo.

Ma se, da una parte, l’uovo simbolizza l’Uno oltre la dicotomia Essere/non-Essere, d’altra parte, esso è anche genesi, rivelazione (Amariu, 1988, p. 8). Nel pensiero simbolico, si collega all’idea della ricchezza germinativa del caos. L’uovo cosmico e primordiale è Uno, ma racchiude ad un tempo il Cielo e la Terra, le acque inferiori e le acque superiori, lo yin e lo yang: tutte le possibilità dell’esistenza e la molteplicità degli esseri.

Applicato all’alchimia, il simbolismo analogico dell’uovo concerne il vaso nel quale si compie la trasmutazione. L’athanor, il fornello degli alchimisti, era tradizionalmente paragonato all’uovo cosmico in ragione della sua forma e, soprattutto, del ruolo che svolge come matrice. Esso rappresenta infatti la sede di tutte le trasmutazioni. C. G. Jung (Jung, 1981, p. 206) fornisce un’eccellente sintesi dei rapporti simbolici tra l’Uovo e l’Opera alchemica: “Nell’alchimia l’uovo significa il caos compreso, afferrato dall’artefice, la prima materia contenente l’anima del mondo che vi è incatenata. Dall’uovo, che veniva simboleggiato dal recipiente di cottura rotondo, si leva l’aquila, o la fenice, l’anima finalmente liberata (..).”

Altri autori (Bonacina, scritto inedito e Parfitt, 1997) suggeriscono un’ulteriore e suggestiva chiave di lettura dello schema psicosintetico sovrapponendovi il simbolo di un albero, in particolare dell’albero della vita. La Cabala fa dell’albero l’immagine dell’uomo ed è indubbio che vi siano profonde analogie tra la concezione che il padre della Psicosintesi aveva della dinamica psichica e la visione mutuata dall’albero sefirotico dei cabalisti.

Ma la tradizione di simboleggiare l’uomo con un albero è universale: la pianta che nasce, cresce e muore è assunta a simbolo per eccellenza dell’essere umano. Tutte le principali interpretazioni di questo tema simbolico si articolano attorno all’idea centrale di un cosmo vivente in continua rigenerazione. Pertanto l’albero simboleggia la vita nel suo senso dinamico. Esso va dagli inferi ai cieli collegando tra loro i tre livelli del cosmo: quello sotterraneo, per le radici che scavano le profondità della terra; la superficie, per il tronco e i primi rami; e i cieli, per i rami superiori e la cima attirata dalla luce del sole. Gli uccelli del cielo che riposano sui suoi rami sono gli stati superiori dell’essere. Come potrebbe non essere evidente l’analogia con l’ovoide psicosintetico?

In conclusione, dopo aver notato le molteplici valenze simboliche potenzialmente implicite nel diagramma dell’ovoide, lo possiamo senz’altro considerare non solo come uno schema della psiche semplicistico e statico, una “topica”, ma anche come un vero e proprio mandala, un simbolo dalla funzione psicagogica in grado di rendere conto anche dell’aspetto evolutivo e dinamico della psiche umana.

Per approfondire:

  • La Via della Psicosintesi, Xenia (Parte 3, Cap. II, pp. 203-206)Acquista adesso

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