
Esplorazione dell’inconscio – 6
Immaginazione spontanea – con un esercizio
L’importante negli esercizi di immaginazione spontanea è assumere la posizione dell’osservatore amorevole e lasciar fare ad un’altra parte di noi, più profonda e naturale, il cui linguaggio è appunto simbolico.
Possono presentarsi immagini di ogni tipo. Se ci si focalizza su un blocco o una difficoltà, è abbastanza naturale che si presentino immagini spiacevoli (possono ad esempio comparire mostri di ogni genere, animali repellenti, streghe e stregoni ecc.). Inizialmente é naturale turbarsi di fronte a queste figure psichiche. Esse rappresentano però aspetti irrisolti di noi stessi.
Conviene quindi, come indica Ferrucci (1981, pp. 25-26), “affrontare queste creature mostruose, cercare di familiarizzarsi con loro, di capire, di ascoltare ciò che esse hanno da dirci. La chiave di volta sta sempre nell’avere abbastanza coraggio per fronteggiare l’immagine negativa e abbastanza pazienza per starci assieme per un po’ di tempo. Allora l’immagine si trasforma.
Questa trasformazione può aver luogo solo quando lasciamo che tutti i sentimenti ad essa associati emergano liberamente (…). Il punto essenziale non è solo l’immagine che cambia, il che di per sé sarebbe un fatto quasi irrilevante, ma che il suo cambiamento porta con sé una maniera diversa di vedere le cose e un afflusso di nuove emozioni. E questa trasformazione a sua volta può influire concretamente sul nostro comportamento.
Naturalmente non dobbiamo aspettarci che tutto questo accada da sé e subito (anche se a volte le cose vanno proprio così). Se vogliamo che la trasformazione si radichi davvero noi, é bene visualizzare nuovamente l’immagine positiva che è emersa, anche brevemente e nel corso della giornata.”
ESERCIZIO DI IMMAGINAZIONE SPONTANEA (Ferrucci, 1981)
Si lascia che l’immaginazione spontanea produca un’immagine che rappresenti concretamente, ad esempio, un certo stato d’animo: magari la paura. Poi si invita il soggetto e rispondere alle seguenti domande:
- di che colore è?
- che forma ha?
- com’è al tatto?
- che odore ha?
- che suoni produce, e se ha una voce, che cosa dice?
Per approfondire:
Conosci, Possiedi, Trasforma te stesso, Xenia (pp. 186-188) – Acquista adesso