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L’importanza della creatività

Estratto da un’intervista di Peter Stewart a Petra Guggisberg Nocelli per l’EPA – Associazione Europea di Psicosintesi – traduce Valeria Ballarotti.

Assagioli parlava molto di creatività, nella musica, nella letteratura, nelle arti in generale, persino nella scienza. Perché la creatività era così importante per Assagioli?

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L’essere umano è creativo. La Vita è creativa, procede cioè per sintesi sempre più ampie e complesse. E poi, soprattutto, la creatività è una qualità intrinseca della sintesi, forse quella che meglio la definisce. Sintesi è infatti “creazione di una nuova realtà, generazione del nuovo”.

Assagioli scriveva:

la sintesi non è equilibramento statico sullo stesso piano (Ausgeglichenheit – bilanciamento), ma unione su un piano più alto. Unione creativa, feconda.”

Non è un caso che tutta la visione della Psicosintesi si basa sulla relazione tra polarità: conscio e inconscio; inconscio inferiore e inconscio superiore; molteplicità e unità; aspetto femminile dell’io (la coscienza) e aspetto maschile (la volontà); aspetto personale e aspetto transpersonale del Sé e così via.

Ne deriva che la qualità delle relazioni che intercorrono tra le polarità, o tra le parti dell’insieme, è la cosa più importante! È semplice: se la relazione è erotica, cioè se la tensione è creativa, si ha la nascita di una nuova realtà che può avvenire su piani diversi: non solo su quello fisico (come nel caso di un bambino), ma anche su quello emotivo, mentale e spirituale. Se invece la qualità della relazione tra le parti non è erotica si ha distruzione, negazione, repressione, dissociazione ecc.

Per questo motivo la creatività è così importante. Pensiamo, giusto per fare un paio di esempi estremamente attuali, agli effetti devastanti della mancanza di una relazione creativa tra Uomo e Natura oppure tra mente e corpo o ancora tra femminile e maschile.

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