Esperienze della Psicosintesi – 8
Il Sé transpersonale: la nostra stella cometa
È certamente innegabile che la concezione del Sé transpersonale proposta dalla Psicosintesi si presta ad essere collegata alle tradizioni spirituali. Tutte le tradizioni mistiche e metafisiche si sono occupate di questa misteriosa istanza denominandola in molti modi diversi: Anima, Ruach Adonai, Pneuma, il Brahamn-Atman, il Dharmadhatu e così via.
Secondo Assagioli questi termini non sono altro che i differenti simboli di un’unica esperienza verificatasi da sempre e in tutte le diverse culture.
Ed è proprio all’esperienza che la Psicosintesi s’interessa e, in particolare, ai potenti effetti trasformativi che essa produce sulla nostra vita psichica. Lascia invece in secondo piano le dissertazioni intellettuali su come si possa definire il Sé in maniera soddisfacente. Ciò che importa è che il Sé “è una vera esperienza fenomenica, una realtà interna che può essere empiricamente verificata e deliberatamente prodotta con tecniche appropriate” (Assagioli, 1973).
Lo stesso Assagioli rispondeva a chi lo sollecitava a precisare una definizione del Sé:
“Credo che occorre insistere sull’esperienza. (…) è inutile continuare a discutere intellettualmente su che cos’è, come se fosse un oggetto. È un’esperienza diretta soggettiva. Sapere chi siamo è, in fondo, la cosa più importante, e chi lo vuole scoprire con tutte le relative conseguenze, come per esempio lo sprigionamento di energie, deve sottoporsi ad un allenamento specifico. È meglio non fare altre precisazioni. Altro è un’esperienza, altro è una dottrina.”
Il Sé non è dunque descrivibile a parole. Esso è consapevolezza diretta, immediata, non-verbale e possiede caratteristiche profondamente paradossali che lo rendono inafferrabile ad una mente che funziona in modo logico-razionale poiché è insieme trascendente ed immanente, è assenza di ogni specifica qualità ed anche sintesi di tutte le qualità. Per questo può essere colto più adeguatamente per via intuitiva. Altre forme di espressione riescono e trasmettere con maggior intensità le sue qualità, prima fra tutte la poesia:
“Lungo molti anni
A grande prezzo,
Viaggiando attraverso molti paesi,
Andai a vedere alte montagne
Andai a vedere oceani.
Soltanto non vidi
Dallo scalino della mia porta
La goccia di rugiada scintillante
Sulla spiga di grano.”
R. Tagore
oppure la metafora:
“Saggio come un vecchio
e puro come un bimbo:
è il Sé, l’anima dell’uomo.”
Tuttavia, se definire il Sé transpersonale è un’ardua avventura, può essere meno difficoltoso elencare alcuni degli effetti che la sua esperienza produce nel campo di coscienza. Questi possono essere indicati mediante simbolismi ed analogie che presentano caratteristiche esattamente contrarie a quelle che contraddistinguono gli stati di disagio psichico e psicosomatico, permettendoci così di sottolineare la valenza terapeutica dell’esperienza del Sé (Alberti, 1994).
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Caratteristiche dell’esperienza del Sé | Affermazione positiva | Affermazione opposta |
un senso di approfondimento | arrivo alla radice del mio essere, lascio la superficie e giungo al “fondo” di me stesso | non ho radici, non ho un luogo cui appartenere, non ho una base sicura |
un senso di interioramento | procedo dalla periferia al centro del mio essere, sono centrato, equilibrato | mi sento superficiale, inconsistente, mi sento vuoto dentro |
un senso di elevazione | salgo ad un livello più alto, mi elevo, mi sollevo | mi sento sprofondato in un baratro, mi sento precipitare |
un senso di espansione | mi espando, la mia coscienza si allarga, partecipo ad una realtà più vasta | mi sento piccolo, meschino, egoista, chiuso in me stesso |
un senso di sviluppo | fiorisco, emergo, elimino veli e viluppi che chiudono e ostacolano, mi esprimo e mostro il mio volto | mi sento ripiegato in me stesso, mi sento come chiuso in un bozzolo, mi nascondo |
un senso di percorrere una via | percorro un sentiero, sono sulla strada giusta, sulla mia strada | mi sento perso, smarrito, disorientato, non so dove andare |
un senso di potenziamento | esisto pienamente, ci sono, mi sento forte, energico e dinamico | mi sento astenico, senza forze, impotente |
un senso di risveglio | mi desto ad una nuova realtà, mi sento vigile, attento | mi sento intorpidito, sonnolente e stordito |
un senso di illuminazione | vedo la realtà sotto una nuova luce, comprendo con chiarezza, sono certo delle mie percezioni | mi sento incerto, dubbioso, confuso e come immerso nella nebbia o peggio nelle tenebre |
un senso di gioia | sono sereno, appagato, in estasi | sono angosciato, sofferente, tormentato |
un senso di rinnovamento | mi rigenero, mi sento come nuovo, rinasco | mi sento degenerare, morire, invecchiare |
un senso di resurrezione | ritorno a casa, ritorno ad uno stato precedente e dimenticato | mi allontano da me stesso e mi dimentico di me |
un senso di liberazione | sono libero e liberato | mi sento chiuso, oppresso, imprigionato |
un senso di purezza | mi sento innocente, limpido, genuino, incontaminato | mi sento impuro, colpevole, sporco |
Per approfondire:
- La Via della Psicosintesi – Xenia (Parte 4, Cap. III) – Acquista adesso
- Conosci, Possiedi, Trasforma te stesso, Xenia (Parte 2, Cap. 9) – Acquista adesso