Esperienze della Psicosintesi – 6

La sintesi (I) – i diversi tipi di sintesi

Parlare della sintesi significa accostarsi al principio guida della psicologia assagioliana, al contempo méta e mezzo di tutto il percorso psicosintetico. Per Assagioli (1966) la sintesi è “una tendenza che è espressione di un principio universale” le cui manifestazioni si possono trovare in tutti gli aspetti della realtà: dal mondo della materia inorganica, al mondo organico vegetale e animale, dal mondo psichico delle emozioni e delle idee, al mondo delle relazioni interpersonali e sociale, ai mondi spirituali.

Il principio di sintesi agisce in tutto il biopsichismo dell’individuo generando di volta in volta differenti configurazioni e strutture. Ma esso trova la sua principale manifestazione nell’organizzazione delle differenti parti che compongono la personalità attorno ad un centro unificatore che può consistere, a seconda dei casi, in una subpersonalità, un ruolo, una passione, un’idea oppure nell’io personale o, ancora, nel Sé transpersonale (v. tabella). Questo processo garantisce il mantenimento di un senso d’identità relativamente costante.

Tipo di (psico)sintesi Centro unificatore Contenuti integrati Contenuti  rifiutati Effetti sullo psichismo
Parziale un ruolo, un compito, una subpersonalità, una passione, un’idea, un modello.. quelli in sintonia con gli scopi del centro unificatore parziale tutti gli altri ristagno
oscillazione
conflittualità
Personale io personale quelli dell’inconscio medio ed inferiore quelli dell’inconscio superiore equilibrio
padronanza
ritmo
Transpersonale Sé transpersonale quelli dell’inconscio medio, inferiore e superiore nessuno evoluzione
trasformazione
armonia
Automatiche aggregazione meccanica di elementi psichici che avviene senza il contributo della consapevolezza e della volontà
Volontarie aggregazione mirate di elementi psichici che avviene con il contributo della consapevolezza e della volontà (io personale/Sé transpersonale)

Tipo di (psico)sintesiParziale
Centro unificatore – un ruolo, un compito, una subpersonalità, una passione, un’idea, un modello…
Contenuti integrati – quelli in sintonia con gli scopi del centro unificatore parziale
Contenuti  rifiutati  – tutti gli altri
Effetti sullo psichismo – ristagno, oscillazione, conflittualità

Tipo di (psico)sintesiPersonale
Centro unificatore – io personale
Contenuti integrati – quelli dell’inconscio medio ed inferiore
Contenuti  rifiutati – quelli dell’inconscio superiore
Effetti sullo psichismo equilibrio, padronanza, ritmo

Tipo di (psico)sintesiTranspersonale
Centro unificatore – Sé transpersonale
Contenuti integrati – quelli dell’inconscio medio, inferiore e superiore
Contenuti  rifiutati – nessuno
Effetti sullo psichismo – evoluzione, trasformazione, armonia

Tipo di (psico)sintesi  – Automatiche
Centro unificatore – aggregazione meccanica di elementi psichici che avviene senza il contributo della consapevolezza e della volontà

Tipo di (psico)sintesi – Volontarie
Centro unificatore – aggregazione mirate di elementi psichici che avviene con il contributo della consapevolezza e della volontà (io personale/Sé transpersonale)

Prima che, grazie al lavoro di conoscenza di sé, l’io cominci ad emergere, nella psiche si formano delle sintesi parziali, vale a dire delle sintesi che riguardano solo alcuni elementi della personalità estromettendone altri. Solitamente l’io non è pienamente cosciente di queste sintesi: si identifica automaticamente con certi elementi e, altrettanto automaticamente, ne rifiuta altri. Le sintesi parziali sono generate da quello che suscita il nostro interesse e consistono nell’organizzazione di alcuni contenuti psichici attorno ad un elemento dominante della nostra vita (un ruolo, una subpersonalità, un complesso, una passione, un’idea) che funge da centro unificatore. In questo tipo di sintesi, la funzioni psichiche (le sensazioni, i desideri, le emozioni, i pensieri e le immagini) si aggregano in funzione dello scopo del centro unificatore del momento e quelli che non sono in sintonia con questo scopo vengono esclusi e relegati nell’inconscio in vario modo (attraverso meccanismi di scissione, negazione, rimozione..). Sebbene abbiano un’importanza transitoria nello sviluppo, le sintesi automatiche e parziali hanno la funzione di aggregare il caos psichico conferendogli una certa organizzazione e stabilità. Qualora sia possibile, le sintesi parziali, soprattutto quelle obsolete o dannose, vanno rese coscienti e dissolte grazie al processo d’analisi e l’energia così liberata impegnata in una sintesi volontaria e consapevole: nella psicosintesi personale e/o transpersonale.

La psicosintesi personale è la prima importante sintesi consapevole e volontaria nel processo maturativo dell’individuo. Essa è resa possibile dall’attivazione dell’io. L’io diviene il centro unificatore attorno al quale si organizzano tutti gli elementi del biopsichismo. Facilitano questa realizzazione il lavoro di indagine, elaborazione ed integrazione degli aspetti consci e inconsci della personalità e il paziente processo di disidentificazione. L’autocoscienza e la volontà sono poi quelle forze che guidano verso la sintesi. Uno strumento essenziale per il conseguimento della psicosintesi personale è la tecnica del modello ideale (v. Il modello ideale – Esperienze della Psicosintesi 5).

La seconda grande sintesi è detta psicosintesi transpersonale. Essa mira a risvegliare e a attuare le potenzialità e le qualità superiori latenti nella psiche umana. La psicosintesi transpersonale è un processo che tende ad integrare nella personalità, oltre agli aspetti presenti nell’inconscio medio ed inferiore, anche gli aspetti supercoscienti fino “ad elevare il centro di coscienza in modo da realizzare l’unione fra io e Sé, compiendo così il cammino di crescita che porta dalla molteplicità all’unità, dalla coscienza di massa all’autocoscienza e alla coscienza del Sé transpersonale: sintesi d’universale e individuale”.

Per approfondire:

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