Indagine degli aspetti coscienti – 4

La tipologia: le diverse vie di auto-realizzazione

I modi che gli individui scelgono per percorrere la propria via autorealizzativa variano in relazione alle diverse costituzioni individuali. La Psicosintesi individua sette vie principali, senza tuttavia considerarle separate l’una dall’altra. Spesso, infatti, nella realtà dell’esperienza esse si sovrappongono, perciò una persona può seguirne contemporaneamente più di una. Ma resta la loro specificità che è utile descrivere e conoscere.

Queste sette vie corrispondono alle sette tipologie indicate da Assagioli come segue:

  • il tipo volontà
  • il tipo amore
  • il tipo attivo – pratico
  • il tipo creativo – artistico
  • il tipo scientifico
  • il tipo devozionale – idealistico
  • il tipo organizzativo.

Mi sembra importante chiarire che la Psicosintesi mantiene un atteggiamento prudente nei confronti dei tentativi di classificare gli individui. D’altro canto è pur vero che, con le cautele del caso, le classificazioni permettono di evidenziare gruppi di caratteristiche che qualificano le persone contribuendo così ad una comprensione più completa dell’essere umano. La tipologia predispone infatti l’individuo a determinati punti di forza e a determinate fragilità, lo dota di specifiche caratteristiche che lo porteranno a realizzarsi in certi campi dell’attività umana e meno in altri.

Il senso del lavoro psicosintetico sulle tipologie risiede quindi nell’utilità delle indicazioni che se ne ricavano ai fini di allargare la conoscenza di noi stessi e per orientare il nostro sviluppo bio-psico-spirituale, indirizzandolo verso la realizzazione della nostra autentica vocazione. Ma non solo, la tipologia ci può fornire chiarimenti validi anche per accettare e comprendere maggiormente gli altri e relazionarci con loro in modo più armonioso.

Assagioli (Assagioli, 1978, pp. 9-11) sintetizzava nei termini seguenti i punti fondamentali di questa elaborazione:

  1. espressione del proprio tipo: accettare, riconoscere e svilupparne le potenzialità, assumersi la responsabilità dell’equipaggiamento che ci è stato fornito dalla vita e impegnarsi a manifestarlo nel modo più completo ed evoluto possibile;
  2. regolazione: sviluppare la capacità di disciplinare le facoltà predominanti onde evitare che prendano il sopravvento portando a sviluppi unilaterali e ipertrofici;
  3. armonizzazione: dare spazio alle funzioni latenti coltivando quelle facoltà che non fanno ancora parte del nostro bagaglio psicologico attuale e nel risolvere i conflitti interiori dati dalla tipologia portando ad una maggior completezza personale.
Per approfondire:

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