volontà cenerentola

La volontà: “Cenerentola” della psicologia moderna

Estratto da un’intervista di Peter Stewart a Petra Guggisberg Nocelli per l’EPA – Associazione Europea di Psicosintesi – traduce Valeria Ballarotti.

Assagioli ha descritto la volontà come “la Cenerentola della psicologia moderna”. In che modo gli insegnamenti di Assagioli sulla volontà sono rilevanti nel XXI secolo?
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Moltissimo! Secondo me non sono mai stati così rilevanti come ora, in questo mondo globalizzato. La pandemia di Covid-19 l’ha reso ben evidente.

La volontà era veramente la “Cenerentola” nel panorama psicologico del 900. Un po’ scherzosamente mi sono chiesta chi fossero le sorellastre. Beh, il comportamentismo e la psicoanalisi che proponevano un’immagine dell’essere umano nella quale non c’era posto per la volontà: l’uomo-macchina governato dall’automatismo stimolo-risposta e l’io servo di tre padroni, come lo definiva Freud stesso.

Ovviamente una revisione della concezione vittoriana della volontà era necessaria. Infatti, e questo è molto importante, la Psicosintesi non nega affatto che vi siano “luoghi” della psiche regolati dal meccanismo dello stimolo-risposta, oppure che l’essere umano si trovi spesso lacerato tra le spinte degli impulsi e dei desideri da un lato e le richieste del Super-io e del mondo esterno dall’altro.

Ma accanto a questi aspetti determinati, la Psicosintesi ha custodito le ceneri della fondamentale importanza di altri aspetti, vitali, ai quali non possiamo rinunciare. E questi tempi di profonda incertezza e cambiamento lo stanno dimostrando chiaramente. Penso alla consapevolezza e all’auto-consapevolezza, alla libertà, all’intenzionalità, alla responsabilità (intesa come abilità di rispondere).

Quindi, se Assagioli si è rifiutato di abbracciare un’immagine impotente di essere umano, non ha però nemmeno riproposto, un po’ camuffata, l’idea di una volontà onnipotente, oppressiva e repressiva! Per la Psicosintesi, la volontà non ha nulla a che vedere con la soddisfazione di tutti i nostri desideri, con l’idea di successo, di crescita infinita, con gli idoli (perché parlare di ideali in questo caso è inappropriato) dell’attuale società consumistica.

Volontà è invece capacità di prendersi cura di sé, degli altri e del mondo con forza e intelligenza; è auto-regolazione, armonizzazione, integrazione. Volontà è allenamento psicologico, resilienza, fiducia, integrità, coraggio. Volontà significa, soprattutto, avere una visione chiara e degli scopi definiti, ispirati da valori etici che orientano un’azione impegnata ed efficace.

Direi che mai come ora questi aspetti sono determinanti.

Per approfondire:

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